PROGETTO COMUNE - Generatore di funzioni

L'idea del ponte di Wien per fare un ottimo generatore sinusoidale BF mi attira. Penso che in questo caso bastino anche 50/100kHz.

Ho una curiosità, notavo che parlate di dac/adc a 10 bit di cui solo 7 sono utili.
Immagino che sia per via del rumore/disturbi che influenzano gli LSB.
Come si procede per valutare l'effettiva risoluzione di un convertitore?

Grazie
Matteo

ps. questo è interessante e il package non è assurdo
www.analog.com/static/imported-files/data_sheets/AD5235-EP.pdf

il matching tra i due potenziometri è dello 0.1%

L' effettiva risoluzione ovvero ENOB (Effective Number of Bits) viene a dipendere dal SINAD (Signal to Noise Ratio and Distortion).

Qui trovi la formula dell' ENOB e SINAD .

Quindi piu' rumore e distorsione hai e piu' l'ENOB scende.
Per misurarlo hai bisogno di un analizzatore di spettro (per un DAC) o prendi i campioni provenienti dall'ADC e fai l'FFT (per gli ADC).

Saluti,

Mauro

Seguo con interesse il topic, anche se sono dell'idea che dovrebbe essere una stand-alone e non basata su Freedom II, per poterselo costruire e lasciarlo "fisso" in laboratorio...

Se si devono contenere i costi, conviene eliminare il display per la visualizzazione dell'onda: basta un frequenzimetro su display LCD, pilotato dal pic che pilota l'AD... In fondo chi ha un frequenzimetro ha anche un oscilloscopio, sicuramente!! Quindi magari due uscite, una a cui collegare un BNC-BNC su un canale dell'oscilloscopio (qualora si volesse visualizzare la funzione) ed una come "uscita pura"...

Sono solo delle impressioni da profano! Per quanto riguarda, posso solo aiutare con la costruzione e il test del generatore, non ho competenze tali da poter fare di piú!

Vi seguo e vi tengo d'occhio!!

Ciao Matteo! Per quanto riguarda il ponte di wien ci sto, ovvio che bastano max un 200 kHz.
Bisogna solo progettare un buon alimentatorino stabilizzato duale magari con regolazione in trecking in modo da avere contemporanea eventuale variazione delle tensioni di alimentazione a tutto vantaggio della distorsione armonica introdotta sul segnale di uscita.
Un po di filtri completano il tutto.

Ovviamente la cosa interessante è quella di pilotarlo tramite un microcontrollore, però qui la cosa è meno "raffinata" in quanto la risoluzione in frequenza dipende dal potenziometro usato e comunque non è possibile impostare un valore desiderato di frequenza ma uno che si avvicina il + possibile. Quindi poi andrebbe caratterizzato.
Però per fare misure sull'audio è perfetto, a patto che però si costruisca in un certo modo!

Per quanto riguarda la caratterizzazione metrologica dei convertitori esiste una normativa ben precisa.
E' la 1241 del 2000 ed attualmente è la normativa di riferimento che impone una serie di misure sul convertitore che ne estrapoli i suoi parametri prestazionali.
Essa però vale solo per gli ADC, per i DAC si potrebbe fare un discorso simile ma a quanto ne so ancora non c'è una documentazione ufficiale come per gli ADC.

Questa è la normativa, l'ho utilizzata per caratterizzare il MyDAC di NI scrivendo un apposito programma in labview.

www.unisa.it/uploads/5819/caratterizzazionead.pdf

Paoletto

Salve a tutti , come molti del forum seguo con attenzione gli sviluppi del progetto.
Potrei a tal proposito aggiungere un idea , che se fattibile e non complica troppo le cose , potrebbe portare il progetto ad
essere utile in piu casi e a maggior numero di persone.
L'idea e' quella di aggiungere un generatore di pattern, ovvero delle sequenze digitali prestabilite (8 bit o piu') che escono
da una porta congiuntamente al segnale analogico.

Grazie

Silvy